una mostra fotografica collettiva: “specchi e riflessioni”

mostra fotografica collettiva 2025
mostra fotografica collettiva 2025

Dal 3 al 7 luglio parteciperò con grande piacere alla mostra fotografica collettiva “Specchi e Riflessioni” organizzata dal Foto Club Moniga presso la Sala Multifunzionale di Moniga del Garda, in Piazza San Martino.

Per me, questa occasione non è soltanto un momento di condivisione con altri fotografi del territorio, ma anche un modo per mettere alla prova una parte del mio nuovo progetto fotografico, intitolato Καλειδοσκόπιο – Caleidoscopio. Un lavoro ancora in evoluzione, che affonda le sue radici nella sperimentazione visiva, nella riflessione sull’immagine e nella poesia dell’atto fotografico.

Un invito al pubblico: riflettere insieme

La mostra collettiva “Specchi e Riflessioni” non è solo un gioco di parole: è un invito a fermarsi, a osservare e ad ascoltare quello che le immagini hanno da dire. Lo specchio, il riflesso, la trasparenza, il doppio, sono tutti elementi visivi e concettuali che si intrecciano nel percorso espositivo.

Inaugurazione: Giovedì 3 luglio alle ore 20.00
Dove: Sala Multifunzionale di Moniga del Garda, Piazza San Martino
Quando: dal 3 al 7 luglio 2025
(consulta gli orari dettagliati sul sito fotoclubmoniga.it)

Perché ho scelto di partecipare

Partecipare a una mostra collettiva ha sempre un significato profondo per me. È un’occasione per mettermi in gioco, per uscire dal mio studio e confrontarmi con chi osserva, con chi guarda e interpreta. Ed è anche un’opportunità per vedere come il mio lavoro vive accanto a quello di altri fotografi, all’interno di un dialogo visivo collettivo.

Quest’anno, ho scelto di portare una fotografia, che considero sperimentale, del mio progetto Καλειδοσκόπιο – Caleidoscopio, perché trovo che dialoghi perfettamente con il tema della mostra. Riflessi, scomposizioni, illusioni ottiche e moltiplicazioni dell’immagine: il mio caleidoscopio non è solo uno strumento ottico, ma una metafora.

Καλειδοσκόπιο – Caleidoscopio: una visione riflessa del mondo

Il progetto nasce da un dispositivo costruito da me, composto da tre specchi disposti a triangolo. Un semplice meccanismo, ispirato ai caleidoscopi dell’infanzia, ma con un intento profondamente fotografico: rifotografare la realtà attraverso i suoi riflessi.

Nel mio dispositivo faccio passare immagini — a volte tratte da fotografie famose, altre volte immagini mie, altre ancora scene del mondo esterno. Il tutto viene riflesso, duplicato, frammentato e infine ricomposto dalla macchina fotografica. Il risultato è un’immagine nuova, che mantiene in sé la memoria del soggetto originario ma si presenta come altro. Un doppio, una riflessione, appunto.

Tra casualità e controllo: il fascino dell’imprevedibile

Uno degli aspetti più interessanti di questo lavoro è il sottile equilibrio tra controllo e casualità. Posizionare l’immagine, regolare gli specchi, scegliere l’angolazione, la luce, il fuoco… tutto fa parte del processo. Ma poi interviene la sorpresa. Il caleidoscopio ha sempre qualcosa da dire che io non avevo previsto.

Questa imprevedibilità, per me, è un valore. È lo spazio in cui può nascere la poesia visiva. In un mondo sempre più ossessionato dal controllo, dalla nitidezza assoluta, dalla perfezione tecnica, mi piace pensare a un’immagine che invece sfugge, che si dissolve, che si moltiplica senza chiedere il permesso.

Specchi e riflessi, dentro e fuori la macchina fotografica

Partecipare alla mostra “Specchi e Riflessioni” con un lavoro che parla proprio di riflessi, di giochi ottici e di distorsioni non è stato un caso. È stato un modo per portare avanti una riflessione sul senso stesso della fotografia.

Cosa vediamo quando guardiamo una fotografia?
Vediamo solo il soggetto? O vediamo anche noi stessi, riflessi nell’atto del guardare?

Il mio progetto Καλειδοσκόπιο vuole anche porre questa domanda. Ogni immagine è una soglia. Ogni riflesso è uno specchio in cui il mondo si duplica, ma anche in cui noi possiamo rispecchiarci. È un invito a guardare più a fondo, a non accontentarsi della superficie.

Fotografia come atto poetico

Negli ultimi mesi, ho sempre più avvertito la necessità di sottrarmi alla logica della prestazione fotografica. Lavorare a questo progetto mi ha permesso di rallentare, di tornare a un gesto più meditativo. Ogni scatto richiede tempo. Ogni composizione è un piccolo esperimento.

Non si tratta di “fare belle foto”, ma di creare immagini che abbiano un’anima, che pongano domande, che aprano possibilità. In questo senso, Καλειδοσκόπιο è anche una dichiarazione di poetica: una fotografia che guarda dentro, oltre che fuori. Che si sporca le mani con la materia del mondo, ma che sa anche dissolverla in riflessi, simmetrie, frammenti.

Il confronto con il pubblico

Forse è la prima o seconda volta che partecipo ad una mostra fotografica collettiva. Uno degli aspetti che più attendo con curiosità è il confronto con chi visiterà la mostra. Come verranno accolte queste immagini così diverse, così distanti dalla fotografia documentaria o descrittiva? Come verranno lette? Che reazioni susciteranno?

So bene che non è un progetto “facile”. Ma so anche che è onesto, autentico, mio. Ed è proprio questo che voglio condividere.

Conclusione: un invito a venire in mostra

Se sei in zona, se ami la fotografia, se ti incuriosiscono i percorsi visivi non convenzionali, ti invito a venire a Moniga tra il 3 e il 7 luglio. L’ingresso è libero, la sala è accogliente, e le fotografie — di tutti gli autori partecipanti — promettono uno sguardo vario, personale, stimolante.

Ci sarò anche io, con il mio Καλειδοσκόπιο e i suoi riflessi.

Ti aspetto.

Info utili

Mostra fotografica collettiva “Specchi e Riflessioni”
📍 Sala Multifunzionale Moniga del Garda, Piazza San Martino
🗓 Dal 3 al 7 luglio 2025
🎉 Inaugurazione giovedì 3 luglio ore 20.00
🌐 www.fotoclubmoniga.it
📩 info@fotoclubmoniga.it
📱 +39 347 3028784